La vendemmia sta iniziando.
Ci siamo. Quasi, quasi ci siamo.
Tutti pensano che la vendemmia sia un momento di grande entusiasmo: il punto di arrivo del lavoro di un intero anno che ci porterà verso un nuovo vino, una nuova meravigliosa avventura. E lo è, lo è davvero, ma questi giorni che la precedono, mi hanno sempre destabilizzata. È sempre la stessa storia, già ad agosto, quando inizia l'invaiatura, comincio a pensare a quello che verrà: alle scelte da fare, al meteo, alle ceste, alla pigiatura, ai ragazzi da coordinare, ai delestage, ai rimontaggi, alle temperature che vanno su. E dire che ormai qualche vendemmia sulle spalle ce l'ho! Sarà che non sono mai pronta, sarà che sono antica, antica nei pensieri; sarà che non considero sempre positivo il cambiamento, sarà che non c'è un'annata uguale ad un'altra, sarà che .. che ne so, cosa sarà.
Poi, come per incanto, i pezzi cominciano ad incastrarsi, ogni cosa va al suo posto: gli zuccheri, le acidità, gli sbalzi termici e boom, si parte. Si fa squadra, si scambiano idee e opinioni e via, una vigna e poi l'altra. Intuito, esperienza e anche un po' di fortuna. Una strana energia ci invade e giorno dopo giorno, ogni singolo grappolo trova la sua destinazione finale, ogni problema, la sua soluzione.
Mmhhh la vendemmia.. Quant'è bella la vendemmia!
Penso che sia la frase che diciamo con grande, grandissima gioia solo quando l'ultima cesta rossa piena d'uva, viene versata nella tramoggia della pigiatrice.
Quindi, amici, forza e coraggio: la vendemmia ci attende e alla fine, solo alla fine, potremo festeggiare anche questa vendemmia 2020.
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