Ci ragionavo oggi con un amico giornalista del vino: finalmente riapriamo e riapriamo con una nuova consapevolezza. Certamente non possiamo dimenticare questi mesi difficili e tutte le persone che sono state coinvolte in questa tragedia e ancor più quelli che questa tragedia l'hanno vissuta davvero sulla propria pelle o su quella dei propri cari. Bisogna però andare avanti, ce lo diciamo tutti e tutti ci proviamo. Intanto io, tradizionalmente pessimista, ho imparato a guardare anche al bicchiere mezzo pieno perché tanto a guardare quello mezzo vuoto, non cambia nulla se non il nostro spirito e quindi..
Tra le positività di questo nuova situazione, mi pare ci sia un certo ritorno al passato, sopratutto qui in Langa. Forse il ritmo crescente degli ultimi anni, ci aveva un po' allontanato da quella caratteristica ospitalità langhetta che era sempre stata uno dei nostri punti di forza. Mica per altro: mancava il tempo, proprio quello fatto di ore e minuti. Quindi ora riapriamo e ci dedichiamo, a tutti coloro che vorranno farci visita, con anima, corpo e tempo. Forse ci eravamo un po' tutti montati la testa. Forse.
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